Viviamo in un sistema, quello occidentale, colmo di comfort che impediscono alla persona comune di trovare valide ragioni per migliorare se stessa.
La trappola del “ben-avere”
Al contrario, viviamo in un sistema che ci fa credere di dover aggiungere altre cose, di doverti motivare per competere, così da arrivare, ottenere, diventare, e dimostrare di valere. Ma questo non ti rende una persona serena che vive nel ben-essere. Crea una persona che vive nel ben-avere, ma che dentro rimane allo stesso stato di coscienza meccanico, obsoleto e limitante.
Il ciclo dell’infelicità
Il nostro è un sistema che fa di tutto per reiterare lo stato di coscienza attuale, creando solo consumatori infelici. Nulla di più. Tende alla stasi ed all’abitudine, per minimizzare lo sforzo ed evitare possibili situazioni pericolose. Questo è come vive la maggior parte della gente. Rincorrono la felicità come un asino fa con la carota di fronte al muso.
La crisi del comfort occidentale
Questo sistema va bene se sei un Boscimano nella Namibia che spera di catturare un’antilope, ma per te che vivi in occidente, è un sistema che aumenta stress, ansia e sforzo e consuma da dentro. Dico apparente comfort perché il su e giù emotivo tipico delle tue giornate, provoca frustrazione, nevrosi e depressione, il ché da fuori sembra una vita come tutte le altre, ma dentro ti dilania in una lenta agonia.
La normalizzazione della sofferenza
Questa agonia, però, dato che la vivono tutti, pensi sia qualcosa di normale, finendo con l’abituarti ad una condizione di perdizione ormai popolare oggi giorno. Per questo fai fatica a prendere decisioni importanti e ti senti sprecato. C’è una parte di te che spinge, ma un’altra preferisce rimanere ferma ad aspettare che qualcosa accada.
Il risveglio
Tuttavia, quando ti rendi conto che il tempo sta passando e che la confusione aumenta…
…e cominci a fartela un pò sotto.
Quando ti rendi conto che le energie cominciano a calare e tu hai ancora quelle tue ambizioni ferme li nel cassetto, cominci a sentire i brividi in tutto il corpo e provi paura.
Scegliere la ribellione
Paura di non farcela, di finire sprecato come tutti o di non trovare mai il tuo posto nel mondo, e di rassegnarti come quelli ai quali, una volta, non volevi assomigliare. É importante essere molto realistici rispetto alle proprie aspettative, perché le cose non accadono con uno schiocco di dita. Ci vuole tempo, pazienza, pratica e perseveranza, ma se non si inizia, tanto vale.
La vera sfida
Questa è una reale sfida per il genere umano occidentale, perché la falsa sicurezza e il comfort del sistema tecno-liberista e post-modernista, è colmo di piaceri fini a se stessi e di scariche di dopamina gratuite. In un sistema del genere, solo i veri ribelli scelgono la strada più difficile, senza scorciatoie.
Il coraggio di sbagliare
Se solo vedessimo da fuori quanto siamo i nostri più grandi nemici, e di quanto facile sarebbe lasciarsi andare, per permettersi di credere nella propria follia, nel proprio istinto, nel proprio cuore. Queste persone sono le stesse che, sebbene la comodità e la convenienza, scelgono di seguire il proprio cuore e di rischiare, di sbagliare, di imbarazzarsi, di vergognarsi e pure di venire derisi.
Conformismo vs Autenticità
Le persone più prudenti, che non fanno mai cazzate, che si contengono sempre, sono le persone più miserabili che esistano. Chi evita i rischi nella vita, chi gioca sempre sicuro, chi evita le strade sterrate per la strada che fanno tutti, sono cani che finiscono la propria vita con la testa sotto la sabbia, nel disgusto e nella vergogna per se stessi.
Il valore dell’autenticità
Nel conformismo non serve il cuore. Serve obbedienza. Serve repressione dei propri istinti animici e l’adozione degli stili di vita promossi dal sistema. Se ti sembra già di vivere 1984 di Orwell, non sei molto lontano dalla realtà delle cose.
I nemici del progresso personale
I nemici di oggi sono i tiepidi, quelli che non dicono ciò che batte nel loro cuore e che preferiscono continuare ad abbassare la testa, facendosi cagare in testa da chi, invece, crede nelle proprie idee.
Sii il cambiamento
Non essere un conformista. Non rispettare le regole che altri ti hanno imposto. Tu puoi liberare il tuo potenziale, se ti impegni e impari a stare diversamente con te stesso. Smettila di tifare per te e comincia ad essere ciò che dici dentro di voler diventare. Non hai nessuno che ti stia bloccando. Solo tu e le tue paturnie mentali.
La comprensione della propria realtà
Se conosco bene questo meccanismo è per una ragione: ci ho poltrito dentro per anni. So come ci si sente. Ci si sente smarriti anche se tutto là fuori sembra a posto. Anche con un lavoro, una famiglia e un minimo di comfort si continua a sentire un vuoto, qualcosa di incolmato dentro.
L’importanza di agire
Quella voce dice che non stai facendo qualcosa di importante, che ti farebbe sentire vitale, acceso e in pace con te stesso. Sta a te distinguerti dalle voci che hai dentro, che ripetono sempre le stesse cose e ti fanno vivere la stessa realtà di sempre.
Se continui ad aspettare, continuerai ad aspettare.
Li vedi là fuori? Stanno tutti aspettando qualcosa, senza fare niente, e sprofondando sempre più nella miseria mentale ed emotiva.
Quando ti accorgerai del paradosso che vivi dentro di te, ti sembrerà pazzo di aver perso tutto questo tempo senza prendere una iniziativa. Col timore di perdere qualcosa, ti sei pregiudicato tutte le opportunità che avresti potuto cogliere in passato.
Il coraggio di prendere decisioni
Non far passare altro tempo. Prendi quella decisione importante. Rischia. Sbaglia! Sì, perché l’unica premessa di qualunque miglioramento, è la propria inadeguatezza. Non puoi migliorare se non domandi e spieghi i tuoi dubbi. Questo significa che devi mostrarti ignorante in qualcosa, per poter migliorare in quel “qualcosa”.
Non c’è via di scampo. Devi sentirti imbarazzato, magari anche inopportuno, e forse al limite dell’umiliazione. Devi smettere di aver paura di sudare e tremare, perché è l’unica strada per sviluppare uno stato d’animo superiore.
Oppure rimani lì fermo nel tuo stagno di comfort.
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