In questo articolo vediamo come essere felici qualunque cosa ci accada nella vita e riconnetterci con la nostra vera natura, la pace inamovibile del nostro cuore.
Stai avendo una buona giornata?
Se stai avendo una buona giornata, perché state avendo una buona giornata? O se stai avendo una cattiva giornata, perché stai avendo una cattiva giornata?
Lascia che ti faccia un ultima domanda. Questa dovrebbe essere la più facile di tutte. L’ultima domanda è: domani preferiresti avere una buona giornata o preferiresti avere una cattiva giornata?
Quest’ultima domanda, come dicevo, è probabilmente la più facile a cui rispondere, perché sappiamo qual è la risposta, giusto? Vogliamo una buona giornata, tutti i giorni. Tutti vogliamo avere una buona giornata tutti i giorni.
Ma che abbiamo o meno giornate buone o giornate cattive dipende da come abbiamo risposto alla seconda domanda. Ricordate la seconda domanda? Qual era la seconda domanda? “Perché?” Perché sto avendo una buona giornata? Perché sto avendo una cattiva giornata?
A questa domanda, la nostra risposta sarà abbastanza scontata.
La ragione della nostra felicità è connessa a situazioni esterne a noi
Essere felici in base alle circostanze
Quando le cose vanno bene, quando vanno a nostro favore, siamo felici. Ma se qualcosa va male, ad esempio, se siamo costretti a lavorare con un collega che non ci piace o se qualcosa non va nel verso giusto, la nostra felicità svanisce.
Comprendiamo cosi che, finché la ragione per cui abbiamo una giornata buona o cattiva è una lista di condizioni esterne, non avremo mai quella felicità stabile che tutti desideriamo.
Mi segui?
Perché se la nostra felicità dipende da fattori esterni, allora la nostra felicità sarà in mano agli altri, no? Dipenderà sempre dalle circostanze esterne, perchè non possiamo controllare le persone e le circostanze che ci accadono.
Se davvero vogliamo avere una buona giornata tutti i giorni, ci sono due cose che dobbiamo fare.
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Responsabilità di essere felici
La prima cosa che dobbiamo fare è smettere di esternalizzare la nostra felicità e infelicità sulle persone e sulle circostanze. In altre parole, dobbiamo smettere di attribuire la nostra felicità e infelicità a quello che succede esternamente, e dobbiamo smettere di incolpare gli altri per la nostra infelicità.
Finché continuiamo a farlo, finché riteniamo stia alle persone e alle circostanze renderci felici, o finché riteniamo sia colpa loro se siamo infelici, la nostra felicità sarà molto instabile e illusoria.
La seconda cosa è coltivare attivamente una fonte di pace e una fonte di felicità all’interno della nostra mente.
Si, perchè La felicità e l’infelicità sono stati d’animo; di conseguenza le loro vere cause non possono trovarsi al di fuori della mente
Se il nostro stato d’animo è sereno, saremo felici a prescindere dalle persone e dalle circostanze. Se la nostra mente è tribolata o agitata, allora troveremo impossibile essere felici, anche nelle circostanze migliori.
In altre parole, non è quello che accade a renderci felici o infelici; è come rispondiamo a quelle cose che determina se siamo felici o infelici. È il nostro stato d’animo a determinare la nostra felicità o la nostra infelicità.
Ma cosa possiamo fare attivamente per essere felici?
Beh, Intellettualmente riusciamo tutti a capirlo, non è complicato, no? Non è difficile da capire. E forse, in certa misura, mentre ti dico queste cose, tu ti starai dicendo: “Ma sì, lo sapevo già. Lo sapevo già”.
Ma come lo mettiamo in pratica? Come coltiviamo in pratica questo stato d’animo sereno su cui poter contare, a prescindere dalle circostanze esterne?
Ed è a questo punto che entra in gioco la meditazione.
Ma per capire meglio, immaginati fatto a strati, strati di creazione. In questo momento sei solo consapevole dello strato più esterno, quello più superficiale, perciò ti stai affidando solo ai segnali che arrivano dai tuoi sensi.
La tua felicità quindi è legata a ciò che vedi, a ciò che ascolti, a ciò che assapori, a ciò che senti con il tuo fisico.
Con la meditazione, entri negli strati più profondi di te stesso, connettendoti con i corpi più sottili e meno superficiali, fino a raggiungere la tua vera essenza, il tuo vero sé, in uno stato di coscienza perennemente sereno e fatto di pace ed eterna esistenza.
Li si trova la felicità vera, che è uno stato della tua coscienza che puoi sentire in te man mano che aumenti la consapevolezza che hai di te stesso, man mano che ti conosci meglio, man mano che ti sposti dalla superficie, alla profondità di te stesso.
Perciò, non credere a te stesso quando sei infelice o felice per circostanze esterne a te. Si tratta infatti solo della punta dell’iceberg. Non rianere abbagliato dai piaceri superficiali e grossolani, ne tanto meno dalle sofferenze illusorie della tua mente.
Lavora su te stesso per incontrare la verità, quel profondo stato di coscienza dove risiede la felicità inamovibile e la consapevolezza del tutto.
Cerca di essere felice.
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Un abbraccio e alla prossima.
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