Serve avere una routine giornaliera??

Cosa troverai nell'articolo:

Ho già fatto un video simile ai migliaia di video che ci sono online sulle routine mattutine. Non ne farò un altro. 

Voglio semplicemente accompagnarti a comprendere cosa sono le routine, se ti servono e qual è l’errore più grandi che puoi evitare di fare con le routine. 

Tutto ha un ritmo

Partiamo da qua. Se ci pensi un secondo, ci sono innumerevoli ritmi nell’universo. La rivoluzione della terra attorno al sole, la rotazione, l’alternarsi delle stagioni, il tuo respiro, il battito del tuo cuore, ecc.

Questi sono ritmi impressi nella natura. Non li abbiamo inventati noi, ma ci sono a prescindere.. I 9 mesi di gestazione, il ciclo delle mestruazioni, il cambio del pelo nel tuo cane e chissà cos’altro. 

C’è una sorta di grande intelligenza inconscia in ognuno di noi e nella natura che ci circonda, strutturata su una base ritmica. Su questo non c’è dubbio. Non sei tu a preoccuparti che le foglie di un albero cadano per tempo e neanche di quante volte far battere il tuo cuore in un minuto

routine giornaliera

Se siamo d’accordo su questo, saremo anche d’accordo nell’affermare che ognuno di noi eredita questa sorta di inspiegabile intelligenza inconscia che vive nelle proprie cellule e che con il giusto ritmo porta avanti la nostra macchina biologica terrena. 

Dovremmo un pò stupirci di tutto questo, sebbene pochi lo siano di tanto in tanto. 

Se segui il discorso converrai con me che, facendo parte della natura, l’uomo dovrebbe essere consapevole del ritmo universale che gli scorre dentro e, diciamo che in un certo grado già lo siamo. Un bambino sa dove mettere il cibo la prima volta. Sa che deve aprire la bocca. Quella intelligenza biologica che scorre in noi guida l’istinto, apparentemente senza nessuna influenza esterna. 

Poi, crescendo, l’uomo perde questa connessione con il ritmo della natura e finisce col dover guardare video su come impostare la propria giornata perché si è allontanato così tanto dall’ascolto dell’intelligenza che viaggia dentro di Sé da non sapere più cosa fare. 

Così finisce col copiare i ritmi di altri, magari fingendosi interessato alla routine ma solo per voler raggiungere qualcosa, un fisico scolpito oppure il risveglio o magari perché si è visto il video di un influencer che fa le routine e ha guadagnato tanti soldi. 

Una routine copiata o motivata non serve

Ma non serve a nulla copiare. Uscire dalla procrastinazione o alzarsi dal divano con la motivazione funziona solo momentaneamente. È normale che accada, con delle motivazioni così superficiali e mondane. Magari possono essere dei passatempi per un adolescente che vuole sentirsi figo di fronte agli amici o per la ragazzina che si fa il selfie davanti al caffè mentre si accinge a fare stretching su Tiktok. 

Quello che vorrei consigliarti è di prendere sul serio l’argomento senza tergiversare. 

Tu hai un determinato ritmo nel fare le cose. Le tue energie sono variabili in base al momento della giornata e solo tramite un ascolto profondo puoi davvero sviluppare una routine adatta a chi sei tu, adatta al tuo metabolismo, ai tuoi orari ed alle tue esigenze. 

Come prima cosa, quindi, dovresti chiederti …

Perché vuoi crearti una routine?

Se lo fai per riconoscere il tuo ritmo, benissimo! Questa è la giusta motivazione. La tua attenzione sarà rivolta all’interno.

Seconda cosa: come intendi affrontare questo lavoro?

Perché si tratta di coltivare un ascolto sempre più profondo e testare su di Sé diverse cose prima di potersi riconoscere in un determinato ritmo, e questo può richiedere diverso tempo e presuppone diversi cambiamenti, perciò devi essere motivato profondamente per ottenere dei risultati. 

Hai bisogno di pratica, pazienza e perseveranza per applicare un livello intenso di sperimentazione su te stesso. 

routine giornaliera

Dovrai guardare le varie sezioni della giornata per capire in quale hai l’energia necessaria per fare x, y o z, quando sei più concentrato per lo studio, quando per lo sport, oppure quando hai semplicemente bisogno di una sessione di rilassamento e ancora, quando sei più incline ad essere creativo, produttivo o riflessivo.

Questo vuol dire mettere mano alle proprie abitudini e modificarle seguendo questo lento ma costante riconoscimento di se stessi. 

E qui perdiamo all’incirca il 90% delle persone che partono con ottimi propositi. Quando si comincia a parlare di modificare le abitudini vecchie e di inserirne di nuove, la maggior parte della gente va nel pallone. 

Cambiare è l’unica costante

Se riconosci questo non puoi permetterti di rimanere frenato ancora per molto tempo. Di sicuro se vuoi sviluppare delle routine di successo per te dovrai necessariamente accettare le conseguenze che le tue azioni provocheranno dentro e fuori di te.

Un buon suggerimento, per esempio, è quello di svegliarsi presto la mattina (come faccio io nella mia routine, che mi ha cambiato la vita), per sfruttare la carica energetica di inizio giornata per lo sport ed i lavori più debilitanti, per poi muoversi nella giornata affrontando cose sempre meno importanti al decrescere della forza di volontà e delle proprie energie. 

Fa parte di te? Riesci a sperimentarlo sulla tua pelle? 

Un’altro ritmo, a parer mio sfasato, nell’essere umano è il ritmo col quale ci nutriamo. Mi sembra ovvio che l’essere umano mangi chiaramente troppo e troppo spesso. Dovremmo rivedere anche questi ritmi. io per esempio faccio solo colazione e poi mangio cena, saltando il pranzo. Ho sentito di gente che invece mangia più spesso ma meno.

Qual è la routine migliore? Non esiste.

Sei tu a dover sperimentare sulla tua pelle diverse cose per un tempo considerevole, vederne gli effetti sul tuo apparato fisico, emotivo e mentale e riconoscerne o meno la valenza per te. 

Quindi il ritmo è qualcosa che sviluppi in base a quanto sperimenti su te stesso, riconoscendo cosa ti rappresenta e cosa no.

Ma arriviamo all’errore più grandi di chi comincia una routine mattutina. 

C’è una grande differenza tra abitudine e ritmo. 

L’abitudine è qualcosa di meccanico, imparato, imposto da dentro o da fuori e perciò autoritario. Imporsi delle abitudini perché pensiamo sia giusto o per chissà quale altra ragione, non è pratico, non ti aiuta, anzi, ti fa odiare quelle routine a lungo andare. Lo fai perché devi e non perché vuoi. 

Il ritmo è qualcosa di riconosciuto e non imposto. Non è rigido ma in continuo mutamento. Il ritmo mantiene acceso il coinvolgimento. Fai le cose perché vuoi e non perché devi.

Il mio consiglio quindi e sempre quello di cominciare un percorso di crescita personale così da imparare ad ascoltarsi ed a conoscere i propri ritmi in termini di energia, volontà, presenza mentale, lucidità, ecc…, magari con un diario dove segnarsi i progressi e i vari esperimenti.

Col tempo andrai a sviluppare un ritmo tuo, che potrai modificare in base a come ti senti, a cosa scopri di te ed a quanto migliora la tua consapevolezza. 

Sperimenta in autonomia

Scegli una cosa alla volta dal cibo allo sport, il rilassamento, la lettura, lo studio e tutto ciò che fai nella tua giornata e comincia a sperimentare in autonomia, magari confrontandoti con noi in community sui responsi a livello mentale, emotivo e fisico. 

Il ritmo di cui sei fatto è alla fine della storia qualcosa di cui diventi consapevole con gli anni, conoscendoti e sviluppando una giornata che ti rappresenta sempre meglio, perciò prima cominci, meglio è. 

E tu?! Cosa stai sperimentando, come ti fa sentire giornalmente? Vieni a parlarne attivamente con noi nell’ambiente Expanda.

Se vuoi sapere qual è la mia routine e cosa sto sperimentando trovi un articolo aggiornato qui.

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